Cari ragazzi e genitori,
finalmente la scuola è ripartita e tutti noi insegnanti e operatori scolastici vi assicuriamo il pieno rispetto delle norme di sicurezza per tutelare al massimo la vostra salute.
Accanto a questo messaggio rassicurante, in cui ribadiamo il nostro impegno spiegato più nel dettaglio nel patto di corresponsabilità, vorremmo che a dare il benvenuto ai nostri ragazzi sia anche un altro concetto. La scuola, quella con la “S” maiuscola, è quella fatta con il cuore e per vocazione.
Un esempio pratico: possiamo essere più distanti, possiamo seguire protocolli serissimi e importantissimi, ma sono sempre gli occhi dei vostri insegnanti che continueranno a “vedervi” e a farvi crescere, anche se il volto è coperto per metà da una mascherina. Anzi: le distanze sono direttamente proporzionali alla voglia di arrivare alla vostra anima, di sentire la vostra crescita e seguirvi ancora con più entusiasmo e passione.
Ecco le parole del nostro preside Romeo Zammarchi, che si concentrano proprio sulla ricerca dell’opportunità nella difficoltà.
Intervista al prof e preside Zammarchi sulla ripresa della scuola
“Cosa posso dire ai ragazzi all’inizio di questo anno scolastico? Beh, che la situazione attuale non va giudicata ma analizzata a fondo. La realtà odierna non deve essere considerata ostile ma, anche se non è facile, bisogna viverla come una risorsa. Il limite stesso è risorsa perché diventa occasione per sviluppare nuove attitudini e rinforzare aspetti dell’insegnamento che possono sopperire a nuove esigenze.
Bisogna fare ancora più attenzione ad ogni attimo passato con i nostri ragazzi, curarlo e valorizzarlo per stabilire una connessione con loro che non è fisica ma emotiva. Dove non arriva il contatto, deve arrivare l’empatia. Ogni circostanza è un’opportunità: cambiando il punto di vista, cambia l’approccio agli avvenimenti e acquista risvolti positivi.
Facciamo un esempio pratico: la didattica a distanza è stata affrontata con serietà e puntualità dalla nostra scuola. È stata resa molto performante dal punto di vista dei contenuti: dispense, filmati, documentari…sono stati occasione per essere condivisi in famiglia e sono diventati strumenti per la crescita collettiva del nucleo famigliare.
In questo particolare e delicato momento, lo sguardo sostituirà l’abbraccio, e sarà mille volte più intenso. Esprimerà all’ennesima potenza cordialità stima, amicizia e serenità.
Lo sguardo sull’adolescente e sul bambino è uno strumento fondamentale per la crescita intellettuale, emotiva e caratteriale dell’allievo: rendiamolo ancora più umano, più attento.
Questo approccio più profondo potrebbe essere uno degli aspetti più belli che ricorderemo di questo strano periodo”.
Romeo Zammarchi